venerdì 19 aprile 2013

La filosofia come metodo investigativo

Risotto ai funghi porcini




Dopo un concerto alla Usher Hall di Edimburgo, Isabel Dalhousie, filosofa e direttrice della «Rivista di etica applicata» assiste alla morte di ragazzo provocata da una caduta dalla balconata del teatro. 
Ma di cosa si è in realtà  trattato? E' stato un incidente oppure un suicidio o, peggio ancora un omicidio?
Mentre le indagini ufficiali archiviano il caso secondo la prima ipotesi, Isabel che, essendo stata spettatrice dell'evento, ritiene suo dovere morale andare maggiormente a fondo della questione, continua a investigare, indagando sulla vita della vittima.

Con un approccio investigativo più filosofico che d'azione il giallo si dipana fino alla conclusione finale, tra la descrizione dei pensieri della protagonista - intellettuale colta e raffinata, discendente di una famiglia della ricca borghesia scozzese -  stralci del passato, abitudini e vicende quotidiane della sua famiglia, composta dalla nipote Cat  e dai suoi fidanzati, dalla governante Grace, fiera scozzese di credo autonomista e dai suoi amici...

Con questo romanzo inizia il ciclo che lo scrittore Alexander McCall Smith dedica al personaggio di
Isabel Dalhousie, filosofa di mestiere e investigatrice per caso, che conquista subito per le doti di ironia e rettitudine morale, unite alla capacità di affrontare e risolvere i problemi con intelligenza e simpatia umana.
Le avventure dell'accattivante filosofa si dipanano - tra dilemmi filosofici, degustazioni di vino e pasti cucinati con raffinata attenzione, ricordi e nuove avventure nella edimburghese residenza ottocentesca della protagonista - per nove romanzi, l'ultimo dei quali edito nel 2012.

Lo scrittore Alexander McCall Smith, è nato in Rhodesia ( attuale Zimbabwe) nel 1948. Prima di dedicarsi alla scrittura - scelta come professione dopo il successo planetario della serie dedicata alla signora Precious Ramotswe, titolare della Ladies' Detective Agency N. 1 del Botswana - ha tenuto per anni la cattedra di Diritto medico presso l'Università di Edimburgo, dove si è laureato.
E in Edimburgo ancora oggi vive, insieme alla famiglia, scrivendo libri e partecipando, come professore emerito della facoltà di diritto, nonché esperto di chiara fama, a commissioni internazionali di diritto medico e bioetica.
Oltre alle citate serie del Club dei filosofi dilettanti e della signora Ramotswe, ha creato altre due serie gialle, aventi come protagonisti i condomini del n. 44 di Scotland street e il prof. Moritz Maria Von Igelfield, e scritto anche libri di narrativa per ragazzi.
Dai libri aventi come protagonista Preciuos Ramotswe è stata tratta, nel 2008, una serie televisiva prodotta dalla BBC.

"Cucinare quando si è arrabbiati richiede moderazione con il pepe. Può scappare la mano e si rovina il risotto, ammazzando gli altri sapori. Isabel si sentiva insozzata dal contatto con McManus, come le succedeva sempre inevitabilmente quando si ritrovava a parlare con qualcuno che affrontava la vita 
senza un minimo di moralità. Era sorprendente quante fossero le persone del genere, pensò, e il numero aumentava di continuo. Gente che sembrava aliena da ogni idea di etica. Ma la cosa che più le dispiaceva era che McManus intendesse parlare con i genitori del ragazzo, il cui dolore per lui contava meno del desiderio dei lettori di assistere alla sofferenza altrui. Rabbrividì. Non c'era nessuno, a quanto pareva, a cui appellarsi, nessuno che sembrava disposto a dire: « Lascia in pace quei poveretti ». Mescolò il risotto, assaggiandolo con la punta di un cucchiaio per verificarne la cottura. Il liquido rilasciato dai porcini aveva insaporito il riso alla perfezione. Tra poco avrebbe potuto mettere il piatto nel ripiano basso del forno e lasciarlo lì fino a quando Cat e Toby non si fossero seduti a tavola con lei. Nel frattempo avrebbe preparato l'insalata e aperto una bottiglia di vino. Quando suonò il campanello ed entrarono gli ospiti, Isabel aveva ritrovato la calma. La serata era fresca e Cat portava un cappotto marrone che Isabel le aveva regalato per il suo compleanno diversi anni prima. Se lo tolse e lo posò su una sedia nell'ingresso, svelando il lungo abito rosso che indossava sotto. Toby, un ragazzo alto che aveva un anno o due più di Cat, portava una giacca di tweed marrone scuro con sotto un dolcevita. Isabel diede un'occhiata ai pantaloni di velluto di Toby, color fragola: erano proprio quello che si aspettava. Da quel punto di vista non l'aveva mai sorpresa. Devo sforzarmi, si disse, devo cercare di farmelo piacere. Cat aveva portato un vassoio con del salmone affumicato, che andò ad appoggiare in cucina insieme a Isabel, mentre Toby le attendeva nel soggiorno al pianterreno. « Ti senti meglio? » le chiese Cat. « Stamattina avevi proprio l'aria affranta. » Isabel prese il vassoio dalle mani della nipote e tolse il foglio d'alluminio che lo copriva. « Sì, sto molto meglio. » Non le disse della visita del giornalista. Non le andava di sembrare ossessionata dall'incidente e, anzi, voleva cercare di non pensarci più. Disposero il salmone su di un piatto e tornarono in soggiorno. Toby era in piedi alla finestra con le mani dietro la schiena. Isabel offrì da bere agli ospiti, prendendo una bottiglia dalla vetrinetta dei liquori. Quando porse il bicchiere a Toby, il ragazzo lo sollevò e fece un brindisi in gaelico. «Slainte. » Isabel sollevò a sua volta il bicchiere di malavoglia. Era certa che quella fosse l'unica parola di gaelico che Toby conosceva e non le piaceva che si intercalassero nel parlato vocaboli di un'altra lingua: pas du tout. E così mormorò sottovoce: « Cin cin ». « Cin che? » chiese Toby. « Cin cin. È così che si brinda in Italia. » Cat le lanciò uno sguardo di traverso. Sperava che Isabel non cominciasse a prendere in giro Toby; ne era capacissima. « Isabel parla bene l'italiano » disse Cat. « Utile » commentò Toby. « Io non sono bravo con le lingue. Quattro parole di francese, reminiscenza scolastica, e un po' di tedesco. Ma nient'altro. » Toby allungò la mano per prendere un crostino di pane nero e un pezzetto di salmone affumicato. « Non riesco a resistere. Cat lo compra da un tizio dalle parti di Argyll. Come si chiama, Cat? Archie qualcosa? » « Archie MacKinnon. Lo prepara lui con le sue mani, in giardino, in uno di quei vecchi affumicatoi. Lo lascia a bagnomaria nel rum e poi lo mette sopra un letto di scaglie di quercia. È il rum che gli dà quell'aroma particolare. » Toby prese un altro dei pezzi più grossi. Cat si affrettò a offrire il salmone a Isabel. «Vado a trovare Archie quando sono a Campbelltown » disse posando il piatto dalla parte della zia. « È un vecchino formidabile. Ottant'anni e passa, ma esce ancora in barca. Ha due cani, Max e Morris. » « Come i due bambini? » chiese Isabel. « Esatto. » Toby tornò a guardare il salmone. « E chi sono? » «Max und Moritz, due bambini tedeschi» rispose Isabel. «I primi personaggi dei fumetti. Fanno marachelle di ogni tipo e gli succede di tutto: vengono addirittura usati da un panettiere per farci dei biscotti. » Guardò Toby. Max e Moritz cascano nella vasca della farina e finiscono nell'impastatrice; invece un'altra volta vengono trasformati in farina e mangiati dalle anatre. Proprio delle idee da tedeschi, pensò lei. E per un istante immaginò che la stessa cosa capitasse a Toby, che cascasse in un'impastatrice e venisse trasformato in biscotti. « Stai sorridendo » le disse Cat. « Non volevo » si affannò a rispondere Isabel. Il sorriso era mai una cosa volontaria?..."

Per Isabel, Cat e il suo ultimo amore
(dosi per una filosofa e due ospiti)

7 pugni di riso (due per persona e uno per la pentola)
50 gr di burro o 1 cucchiaio di olio evo
1 1/4 di cipolla tritata
1 spicchio d'aglio
200 gr  funghi porcini freschi o surgelati o 50 - 80 gr di funghi secchi fatti rinvenire in una tazza piena di acqua tiepida
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di latte
1 dado o brodo vegetale q.b.
sale e pepe qb.
prezzemolo tritato (facoltativo)

In una casseruola capiente fate soffriggere a fuoco dolce il burro (o l'olio) con la cipolla fino a che questa non diventa trasparente; Aggiungere i funghi puliti, tagliati a fettine o a spicchi - o strizzati dall'acqua di ammollo - e continuare la cottura per una paio di minuti prima di unire il riso e farlo tostare leggermente - bastano due minuti, girandolo bene -senza che prenda colore. Si può anche evitare di usare il grasso per il soffritto, ma bisogna fare appassire la cipolla con un cucchiaio d'acqua.
Far tostare il riso per qualche minuto, poi aggiungere il vino bianco (facoltativo).
Lasciare evaporare il riso, poi aggiungere brodo vegetale  fino a coprire completamente il riso o il dado e analoga quantità di acqua e lo spicchio d'aglio; nel caso si siano usati funghi secchi, filtrate l'acqua di ammollo con un colino a maglia fitta e aggiungetela al brodo in questa fase. Aggiungere un pizzico di sale
Cuocere a fuoco lento fino a cottura ultimata, aggiungendo, se necessario, acqua o brodo.
Mantecare con il latte (o con due cucchiai di parmigiano) e aggiungere il prezzemolo tritato (facoltativo)
Aggiustare di sale e di pepe e servire caldo

I libri della serie del club dei filosofi dilettanti (The Sunday Philosophy Club) in ordine di pubblicazione:
1 - Il club dei filosofi dilettanti (The Sunday Philosophy Club)
2 - Amici, amanti, cioccolato (Friends, Lovers, Chocolate)
3 - Il piacere sottile della pioggia (The Right Attitude to Rain)
4 - L'uso sapiente dell buone maniere (The Careful Use of Compliments)
5 - Pratiche applicazioni di un dilemma filosofico (The Comfort of Saturdays)
6 - L'arte perduta della gratitudine (The Lost Art of Gratitude)
7 - The Charming Quirks of Others
8 - The Forgotten Affairs of Youth
9  - The Uncommon Appeal of Clouds

Non perdetevi l'aggiornatissimo e colorato  sito di Alexander McCall Smith , ma, sopratutto, il concorso letterario per i quindici anni dalla creazione del ciclo di Precious Ramotswe.

1 commento:

Cristiana ha detto...

All'oscuro di tutto ciò...tu invece sei una vera appassionata, cerco di approfondire l'argomento...cri

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