martedì 8 maggio 2012

Meditazione e lievitazione...

Pane da meditazione al farro





E' una verità universalmente nota che i più grandi tra gli chef importanti siano di sesso maschile. Non credo sia per discriminazione - esistono anche molte cuoche donne, titolari di esercizi o impiegate in attività a conduzione familiare e anche, ovviamente, grandi chef - però sono quantitativamente di meno, anche in paesi di tradizione meno maschilista dell'Italia. 
Ritengo, quindi, che possa piuttosto essere una questione legata al modo maschile di approcciare il mondo, in maniera meno flessibile ma più sistematica.



Realtà soprattutto evidente in mestieri - il pasticciere, il panettiere - che prevedono, per la migliore riuscita del prodotto, una maggior precisione, sistematicità e... tempo.



Alfiere di questo modus operandi è sicuramente l'amico Roberto, sempre più appassionato di lievitati e preparazioni che prevedono lunghe preparazioni, perchè, come mi ha spiegato una volta, essendo questo un hobby, deve avere una sua durata specifica per ricavarne la massima soddisfazione.

E quindi, per gli appassionati di questo genere di operazioni - sicuramente più salutari e, volendo, adatte ad essere accompagnate da operazioni di meditazione - ecco la sua ricetta del pane al farro.

La base è lo lievito madre, che il suddetto Roberto coltiva religiosamente, ma che, per neofiti, può anche essere preparato secondo la ricetta riportata sul sito de La Cucina Italiana.


Qui di seguito invece, passo per passo, la ricetta di Roberto...


Per quattro pagnotte:
(Meditate, gente, meditate...)

400 gr farina di farro
600 gr farina per pane (0)
300 gr lievito madre
660 gr acqua
10 gr zucchero
4 gr malto
20 gr sale
1 cucchiaio olio evo


 Rinfresco lo lievito per due volte ogni 12 ore.



Frullo lo lievito rinfrescato con quasi tutta l’acqua,


Aggiungo lentamente tutti gli altri ingredienti tranne olio e sale.
Impasto bene e aggiungo la rimanenza di acqua fino ad ottenere una consistenza morbida.
In ultimo impasto con olio e sale fino ad assorbimento.
Faccio riposare per mezz’ora, poi taglio in parti uguali ed impasto piegando spesso in due e formo le pagnotte.


 Metto in teglia e faccio lievitare per 3-4 ore a 26-27°.



Inforno a 200° e subito abbasso a 160° finché si forma la crosta.


Continuo la cottura su griglia finché asciuga ed è cotto.


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